Proposta di impegno per l’attuazione dell’Educazione ai Diritti Umani
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L'EDUCAZIONE AI DIRITTI UMANI!
				In un panorama globale in rapida evoluzione, la necessità di un impegno a difendere i diritti umani in tutto il mondo e a garantire l’istruzione per tutti è diventata sempre più pressante.
In particolare, l’urgenza di creare e diffondere tale impegno deriva dalle disuguaglianze e dalle ingiustizie dilaganti che persistono in diversi angoli del pianeta.
Discriminazione, povertà e mancanza di accesso all’istruzione continuano a privare milioni di persone dei loro diritti umani fondamentali.
Formalizzando l’impegno a difendere i diritti umani e a garantire l’istruzione per tutti, riconosciamo la necessità di uno sforzo globale e coordinato per affrontare le questioni sistemiche che impediscono la realizzazione di tali diritti fondamentali.
Questo impegno non solo simboleggia i nostri valori condivisi, ma segnala anche un invito all’azione per i governi, le istituzioni e gli individui a lavorare insieme per abbattere le barriere e promuovere un ambiente in cui i diritti umani siano rispettati e l’istruzione accessibile sia considerata un diritto universale, non un privilegio.
1. Mancanza di Standardizzazione: L’educazione ai diritti umani è un settore ampio e sfaccettato e non esiste una definizione o un quadro di riferimento universalmente accettato per definire l’educazione ai diritti umani. Questa mancanza di standardizzazione rende difficile raccogliere dati coerenti e paragonabili tra diverse regioni e contesti.
2. Sistemi Educativi differenti: i Sistemi Educativi differiscono in modo significativo da un paese all’altro e da una regione all’altra e l’inclusione dell’educazione ai diritti umani nei programmi di studio ufficiali può variare notevolmente. Alcuni paesi possono avere corsi specifici o programmi dedicati ai diritti umani, mentre altri possono integrare i principi e i valori dei diritti umani in varie materie o adottare un approccio trasversale. Questa diversità rende difficile raccogliere dati coerenti sull’entità e la qualità dell’educazione ai diritti umani.
3. Metodi di Raccolta Dati: La raccolta dei dati sui diritti umani spesso si basa su sondaggi, questionari o interviste che possono presentare dei limiti. I sondaggi di autovalutazione possono essere soggettivi e inclini a distorsioni e gli intervistati possono sovrastimare o sottostimare la presenza e l’efficacia dell’educazione ai diritti umani nei loro ambienti. Inoltre, le scuole e le istituzioni educative potrebbero non avere un meccanismo standardizzato per registrare e riportare i dati sull’educazione ai diritti umani, rendendo difficile ottenere informazioni affidabili e complete.
4. Consapevolezza e Comprensione limitate: L’educazione ai diritti umani è ancora un campo relativamente nuovo e in evoluzione e la consapevolezza e la comprensione tra gli educatori, i responsabili politici e i ricercatori circa la sua importanza e la sua attuazione, possono essere limitate. Questa mancanza di consapevolezza può portare a non porre l’accento sulla raccolta di dati specificamente legati all’educazione ai diritti umani, portando a serie di dati incompleti o incoerenti.
5. Limiti di Risorse: L’educazione ai diritti umani potrebbe non ricevere risorse adeguate, finanziamenti e attenzione all’interno dei sistemi educativi. Questo può limitare la disponibilità di personale dedicato, programmi di formazione e meccanismi di monitoraggio per raccogliere e analizzare i dati sull’educazione ai diritti umani. Risorse insufficienti possono ostacolare gli sforzi nella raccolta dei dati e impedire la valutazione dell’impatto e dell’efficacia delle iniziative sull’educazione ai diritti umani.
6. Fattori Politici e Culturali: L’educazione ai diritti umani può essere un argomento delicato in certi contesti, in particolare nei paesi con ambienti politici restrittivi o norme culturali che limitano i dibattiti su alcune questioni relative ai diritti. In questi casi, i governi potrebbero scoraggiare o controllare la raccolta e la diffusione dei dati relativi all’educazione ai diritti umani, rendendo difficile ottenere informazioni accurate ed esaurienti.
Affrontare queste sfide richiede sforzi concertati da parte di più soggetti, tra cui governi, organizzazioni internazionali, istituzioni educative e organizzazioni civili. Standardizzare i metodi di raccolta dati, promuovere la consapevolezza e la comprensione dell’educazione ai diritti umani, distribuire risorse adeguate e promuovere una cultura di trasparenza ed apertura sono dei passi fondamentali per migliorare la disponibilità e la qualità dei dati in questo campo.
A questo proposito, l’istituzione di un Forum delle Nazioni Unite sul diritto all’educazione ai diritti umani potrebbe avere un grande significato per diverse ragioni:
1. Promuovere una Comprensione Universale: L’educazione ai diritti umani svolge un ruolo fondamentale nel promuovere una comprensione e apprezzamento universali dei diritti umani. Il forum potrebbe fungere da piattaforma di lancio su cui gli stati membri, gli esperti, le organizzazioni civili e i singoli cittadini possano incontrarsi e scambiarsi conoscenze, esperienze e le migliori pratiche da attuare riguardo l’educazione ai diritti umani. Questa condivisione di punti di vista consente di sviluppare strategie e metodologie efficaci per migliorare la comprensione dei diritti umani tra culture e contesti differenti.
2. Accrescere la Consapevolezza e la Conoscenza: Il forum potrebbe servire come uno spazio per aumentare la consapevolezza sull’educazione ai diritti umani e sulla sua importanza. Convocando dibattiti, workshop e presentazioni, il forum contribuisce a diffondere informazioni e conoscenze sui principi, i valori e i concetti dei diritti umani. Questo può contribuire a dotare i singoli individui degli strumenti necessari per proteggere i loro diritti e promuovere i diritti umani all’interno delle loro comunità.
3. Incoraggiare lo Sviluppo di una Politica: Il forum potrebbe offrire ai politici l’opportunità di dialogare e collaborare allo sviluppo di norme e strutture a sostegno dell’educazione ai diritti umani. Attraverso la condivisione delle esperienze e delle lezioni apprese, i politici possono sviluppare delle strategie efficaci per inserire l’educazione ai diritti umani nei programmi di studio nazionali, nei programmi di formazione per gli insegnanti e in altre iniziative pertinenti. Questo può portare all’integrazione dell’educazione ai diritti umani a vari livelli della società, garantendone l’impatto a lungo termine.
4. Rafforzare l’Attuazione e la Responsabilità: Il forum potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel monitoraggio e nella valutazione dell’attuazione delle iniziative di educazione ai diritti umani. Esaminando i progressi e identificando le sfide, il forum può fornire raccomandazioni e indicazioni per migliorare l’efficacia dei programmi di educazione ai diritti umani. Inoltre, il forum può semplificare le discussioni sui meccanismi per la responsabilità e riportare i progressi compiuti nell’integrazione dell’educazione ai diritti umani nei sistemi nazionali.
5. Supportare la Collaborazione e la Cooperazione: Il Forum delle Nazioni Unite sul diritto all’educazione ai diritti umani potrebbe servire come piattaforma per promuovere la collaborazione e la cooperazione tra le varie parti interessate. Riunisce i governi, le istituzioni educative, le organizzazioni civili e le agenzie internazionali al fine di condividere risorse, competenze e buone prassi. Questo approccio collaborativo può portare allo sviluppo di approcci innovativi e inclusivi all’educazione ai diritti umani, garantendo il suo raggiungimento a popolazioni diverse, compresi i gruppi emarginati.
Il Forum delle Nazioni Unite sul diritto all’educazione ai diritti umani è di primaria importanza in quanto facilita lo scambio di conoscenza, lo sviluppo della politica, il monitoraggio dell’attuazione e la collaborazione. Serve come stimolo per promuovere una cultura dei diritti umani, incoraggiare i singoli individui e costruire delle società che sostengono e rispettano i principi dei diritti umani.
Riaffermando il diritto umano di tutti all’istruzione, sancito, tra l’altro dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, dalla Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, dalla Convenzione sull’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione della Donna, dalla Convenzione Internazionale sull’Eliminazione di Ogni Forma di Discriminazione Razziale, dalla Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle Loro Famiglie, dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e dalla Convenzione contro la Discriminazione nell’Educazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura e altri strumenti internazionali pertinenti,
Riaffermando anche che tutti i diritti umani sono universali, indivisibili, interdipendenti e interconnessi e che la comunità internazionale deve trattare i diritti umani globalmente in modo giusto ed equo e che è compito dello Stato, indipendentemente dai loro sistemi politici, economici e culturali, promuovere e proteggere tutti i diritti umani e le libertà fondamentali, 
Ricordando che, come disposto dal Commento Generale n. 13 del Comitato delle Nazioni Unite sui Diritti Economici, Sociali e Culturali, l’istruzione è sia un diritto umano in sé, sia un mezzo indispensabile nel realizzare altri diritti umani. Come diritto di emancipazione, l’istruzione è il veicolo primario grazie al quale adulti e bambini economicamente e socialmente emarginati possono uscire dalla povertà e ottenere i mezzi necessari a partecipare pienamente alla vita delle loro comunità. L’istruzione ha un ruolo fondamentale nell’emancipazione delle donne, nel salvaguardare i bambini dallo sfruttamento e dal lavoro pericoloso, nella protezione dell’ambiente e nel controllo della crescita demografica. L’istruzione è sempre più riconosciuta come uno dei migliori investimenti che gli Stati possano fare. L’importanza dell’istruzione non è solo pratica: una mente istruita, aperta e attiva, capace di vagare liberamente e ampiamente, è una delle gioie e delle ricompense dell’esistenza umana
Riaffermando la Delibera 8/4 del Consiglio dei Diritti Umani del 18 giugno 2008, oltre a tutte le precedenti delibere del Consiglio sul diritto all’istruzione, la più recente delle quali è la Delibera A/HRC/53/L.10 sul diritto all’istruzione che fu adottata durante la 53esima sessione ordinaria del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, tra il 19 giugno e il 14 luglio 2023; Delibera 47/6 adottata dal Consiglio per i diritti umani il 12 luglio 2021, sulla Promozione e la protezione di tutti i diritti umani, civili, politici, economici, sociali e culturali; e la Delibera 44/3 del 16 luglio 2020, nonché le delibere della Commissione per i Diritti Umani su questo tema
Riaffermando la Conferenza Mondiale sui Diritti Umani, tenuta a Vienna nel 1993, che chiama tutti gli Stati e le istituzioni a includere i diritti umani, la legge umanitaria, la democrazia e lo stato di diritto nei programmi di studio di tutti gli istituti di formazione e la sua dichiarazione che l’educazione ai diritti umani deve includere la pace, la democrazia, lo sviluppo e la giustizia sociale per raggiungere una comprensione e una consapevolezza comuni al fine di rafforzare l’impegno universale per i diritti umani,
Ricordando la delibera 59/113A dell’Assemblea Generale del 10 dicembre 2004 che ha proclamato il Programma Mondiale per l’Educazione ai Diritti Umani come uno sforzo internazionale sotto la protezione delle Nazioni Unite per far progredire l’attuazione dell’educazione ai diritti umani in tutti i settori, e tutte le delibere precedenti del Consiglio per i Diritti Umani sull’educazione e la formazione ai diritti umani,
Ricordando che gli anni dal 1994 al 2004 sono stati proclamati dalle Nazioni Unite come i Dieci Anni dell’Educazione ai Diritti Umani.
Riaffermando la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Educazione e la Formazione ai Diritti Umani, adottata dall’Assemblea Generale nella delibera 66/137 del 19 dicembre 2011, e che gli Stati hanno il dovere di garantire che l’istruzione sia finalizzata a rafforzare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali,
Ricordando la delibera 70/254 dell’Assemblea Generale del 12 febbraio 2016, prendendo atto del Piano d’Azione del Segretario Generale per la Prevenzione dell’Estremismo Violento, che indica l’educazione e la formazione ai diritti umani come una strategia per prevenire e combattere l’estremismo violento, 
Ricordando che l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che include in particolare l’educazione ai diritti umani nel settimo target del quarto Obiettivo, presenta un’opportunità per promuovere l’educazione ai diritti umani,
Considerando che l’istruzione, in tutte le sue forme (informale, non formale e formale), è essenziale per garantire la dignità umana di ogni persona. Pertanto, tutti gli obiettivi dell’istruzione come delineato dal Diritto internazionale dei diritti umani (IHRL), sono incentrati ad aiutare le persone ad ottenere i propri diritti e la propria dignità.
Considerando che l’istruzione trasforma anche lo Stato e la società; è uno dei mezzi più importanti con cui gli stati proteggono gli interessi economici, sociali, politici e culturali; è anche un importante meccanismo attraverso il quale i gruppi sociali, in particolare le popolazioni indigene e le minoranze, si mantengono di generazione in generazione, trasmettendo lingua, cultura, identità, valori e costumi.
Riconoscendo, tuttavia, il ruolo dell’istruzione per la difesa dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario e la creazione di una cultura dei diritti umani che porti a un vero e proprio cambiamento di atteggiamenti e comportamento;
Essendo consapevoli degli effetti benefici dell’insegnamento dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario sulla qualità dei sistemi educativi, come dimostrato dalla valutazione del sesto obiettivo del Programma Unesco sull’Educazione per Tutti (EFA).
Chiediamo agli Stati membri delle Nazioni Unite di:
1. Attuare le risoluzioni del Consiglio dei Diritti Umani sul diritto all’educazione ai diritti umani per garantire a tutti l’accesso a tale diritto nella sua interezza;
2. Adottare programmi di studio ad hoc sull’educazione ai diritti umani nelle scuole e nelle università di ogni livello e grado
3. Attuare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, tra cui l’obiettivo n.4, in conformità con le leggi e gli standard sui diritti umani per garantire un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa e sostenere le opportunità di apprendimento permanente per tutti;
4. Sviluppare i sistemi legali degli Stati, adottare norme e programmi appropriati e assegnare fondi sufficienti, sia su base individuale o attraverso cooperazione internazionale e sostegno, per garantire che l’educazione ai diritti umani sia realizzata completamente;
5. Adottare tutte le misure necessarie per rendere l’educazione ai diritti umani una priorità nei loro bilanci nazionali fornendo adeguate dotazioni finanziarie per l’istruzione e promuovendo opportunità di apprendimento permanente per tutti, prestando particolare attenzione alle donne e alle ragazze, ai bambini nelle condizioni più vulnerabili ed emarginate, alle persone anziane, alle persone con disabilità, alle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche e a tutti.
6. Istituire un nuovo decennio dedicato all’Educazione ai Diritti Umani durante il quale gli Stati sono chiamati ad intraprendere azioni stimolanti affinché le attività di educazione ai diritti umani e al diritto internazionale umanitario possano essere incluse nell’istruzione formale e informale; a impegnarsi in campagne sistematiche di divulgazione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario attraverso la televisione, i giornali e la radio
7. Garantire il diritto all’educazione ai diritti umani anche in condizioni di guerra. A questo proposito, gli Stati devono aderire e attuare la Dichiarazione sulle Scuole Sicure
8. Istituire un FORUM permanente sul diritto all’Istruzione che veda la partecipazione dei finanziatori, delle ONG e delle Istituzioni che lavorano sul diritto all’istruzione
9. Istituire un database delle Nazioni Unite sull’attuazione dell’Educazione ai Diritti Umani accessibile a tutte le ONG e alle Istituzioni.
Ginevra, 8 dicembre 2023
Palais Des Nations
Questo impegno è nato da un’iniziativa dell’Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza, fondata il 10 dicembre 2004 con l’obiettivo di trasmettere i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani per farne le fondamenta su cui fondare gli accordi tra le nazioni e i popoli della Terra. È in consultazione con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) dal 2017. L’Organizzazione realizza molti progetti in questo ambito. Il progetto “Youth for Human Rights” ha lo scopo di far conoscere e insegnare i diritti umani ai giovani nel mondo, aiutandoli a diventare veri sostenitori e promotori della tolleranza e della pace. Youth for Human Rights fu fondata nel 2001 su scala internazionale dalla dott.ssa Mary Shuttleworth, una dirigente scolastica ed educatrice con molti anni di esperienza. Youth for Human International ha prodotto materiali utili tra cui opuscoli, guide per gli insegnanti e molto altro sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rendendoli più comprensibili sia ai bambini che agli adulti. Negli scorsi anni, l’Organizzazione ha usato questi materiali per diffondere la Dichiarazione Universale in migliaia di scuole, a centinaia di migliaia di alunni in Italia, Ghana, Togo, Repubblica Democratica del Congo, Zambia e India. Il progetto UNITED For Africa è nato con l’intenzione di garantire un futuro all’Africa fornendo un aiuto reale. Il progetto è finalizzato alla costruzione di scuole per garantire il diritto all’istruzione, un diritto fondamentale e inequivocabile per un futuro migliore. Dal suo lancio, l’Organizzazione ha visitato 16 villaggi nella regione orientale, in quella centrale e settentrionale portando materiali scolastici per garantire il diritto all’istruzione così come dei giocattoli per garantire il diritto al gioco. Attraverso questo progetto, l’Organizzazione ha costruito le 5 scuole seguenti: Madina, Accra; Oxford International School nel 2008 – Twewaa, Eastern Region nel 2010 – Asukese, Afraim Plains nel 2013 – Kenyankor, Central Region nel 2017 – Domoki – Brahabekum, Central Region nel 2021. Le iniziative e gli eventi finora realizzati hanno visto la partecipazione di rappresentanti del governo, politici, esponenti religiosi, insegnanti, studenti, genitori, manager, oltre che di meravigliosi artisti di ogni genere, UNITED, per abbattere ogni barriera razziale, di credo o etnica con uno scopo umanitario comune. Il progetto UNITED For Tibetans nasce con l’obiettivo di sostenere concretamente la Causa Tibetana attraverso l’impegno a garantire che i Diritti Fondamentali della Dichiarazione Universale siano messi a disposizione dei Tibetani e pienamente rispettati. Attraverso il progetto UNITED For Tibetans, la nostra Organizzazione ha potuto sostenere il centro per i bambini Tibetani esiliati di Dharamsala, in India. Il TCV (Tibetan Children’s Village) nacque grazie allo straordinario lavoro e al coraggio di Mrs. Jetsun Pema (sorella di Sua Santità il Dalai Lama) premiata Hero for Human Rights dall’Associazione.
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PROPOSAL FOR PLEDGE ON IMPLEMENTING HUMAN RIGHTS EDUCATION
Considering that the importance of all United Nations (UN) Member States adopting concrete actions on the right to education as a human right cannot be overstated. Education is not only a fundamental human right in itself but also a key enabler for the realization of other human rights. 
Here are several reasons why it is crucial for all states to prioritize and take action on the right to education:
1. Universal access to education: Education is a fundamental right that should be accessible to all individuals without discrimination. By adopting concrete actions, states can work towards ensuring that every person, regardless of their background, has equal access to quality education. This is crucial for promoting social justice, reducing inequality, and creating opportunities for all members of society.
2. Empowerment and development: Education plays a vital role in empowering individuals and enabling them to fully participate in society. It equips people with knowledge, skills, and critical thinking abilities necessary for personal and professional development. Access to quality education helps individuals break the cycle of poverty, improve their livelihoods, and contribute to the overall development of their communities and nations.
3. Gender equality: Education is a powerful tool for advancing gender equality. By adopting concrete actions on the right to education, states can work towards eliminating gender disparities in education and ensuring equal educational opportunities for both girls and boys. This includes addressing barriers such as gender-based discrimination, early marriage, cultural norms, and lack of resources that often prevent girls from accessing education.
4. Sustainable development: Education is closely linked to sustainable development. By adopting concrete actions, states can promote education that is inclusive, equitable, and sustainable. This encompasses education that fosters environmental awareness, sustainable practices, and the skills needed to address global challenges such as climate change, poverty, and social injustice. Education is vital for creating informed and engaged citizens who can contribute to building sustainable societies.
5. International commitments: The right to education is enshrined in various international human rights instruments, including the Universal Declaration of Human Rights and the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights. By adopting concrete actions on the right to education, states demonstrate their commitment to upholding these international obligations and creating an enabling environment for the realization of this right.
Adopting concrete actions on the right to education is of paramount importance for all UN Member States. It ensures universal access to quality education, promotes empowerment and development, advances gender equality, contributes to sustainable development, fosters human rights education, and upholds international commitments. By prioritizing education as a human right, states can create a more inclusive, equitable, and prosperous world for all.
In particular, considering that education on human rights is a critical aspect that must be implemented, by incorporating human rights education into school curricula, states can help cultivate a culture of human rights from an early age. This includes teaching about the principles of equality, dignity, non-discrimination, and the importance of respecting and protecting the rights of others. Human rights education helps individuals become active participants in democratic societies and promotes a more inclusive and tolerant world.
Considering that obtaining comprehensive and accurate data on human rights education can be challenging due to several reasons:
1. Lack of standardization: Human rights education is a broad and multifaceted field, and there is no universally accepted definition or framework for what constitutes human rights education. This lack of standardization makes it difficult to collect consistent and comparable data across different regions and contexts.
2. Varying educational systems: Education systems differ significantly across countries and regions, and the inclusion of human rights education in formal curricula can vary widely. Some countries may have specific courses or dedicated programs on human rights, while others may integrate human rights principles and values into various subjects or adopt a cross-cutting approach. This diversity makes it challenging to gather consistent data on the extent and quality of human rights education.
3. Data collection methods: Collecting data on human rights education often relies on surveys, questionnaires, or interviews, which can face limitations. Self-reporting surveys may be subjective and prone to bias, and respondents may overstate or understate the presence and effectiveness of human rights education in their settings. Moreover, schools and educational institutions may not have a standardized mechanism to record and report data on human rights education, making it difficult to obtain reliable and comprehensive information.
4. Limited awareness and understanding: Human rights education is still a relatively new and evolving field, and there can be limited awareness and understanding among educators, policymakers, and researchers about its importance and implementation. This lack of awareness can result in a lack of emphasis on collecting data specifically related to human rights education, leading to incomplete or inconsistent data sets.
5. Resource constraints: Human rights education may not receive adequate resources, funding, and attention within educational systems. This can limit the availability of dedicated staff, training programs, and monitoring mechanisms to collect and analyse data on human rights education. Insufficient resources can impede data collection efforts and hinder the evaluation of the impact and effectiveness of human rights education initiatives.
6. Political and cultural factors: Human rights education can be a sensitive topic in some contexts, particularly in countries with restrictive political environments or cultural norms that limit discussions on certain rights issues. In such cases, governments may discourage or control the collection and dissemination of data related to human rights education, making it challenging to obtain accurate and comprehensive information.
Addressing these challenges requires concerted efforts from multiple stakeholders, including governments, international organizations, educational institutions, and civil society organizations. Standardizing data collection methods, promoting awareness and understanding of human rights education, allocating adequate resources, and fostering a culture of transparency and openness are crucial steps to improve the availability and quality of data in this field.
Considering that in this regard, the establishment of a United Nations (UN) Forum on the right to human rights education might hold great significance due to several reasons:
Reaffirming the human right of everyone to education, which is enshrined in, inter alia, the Universal Declaration of Human Rights, the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights, the Convention on the Rights of the Child, the Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women, the International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination, the International Convention on the Protection of the Rights of All Migrant Workers and Members of Their Families, the Convention on the Rights of Persons with Disabilities and the Convention against Discrimination in Education of the United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, and other relevant international instruments,
Reaffirming also that all human rights are universal, indivisible, interdependent and interrelated, and that the international community must treat human rights globally in a fair and equal manner, and that it is the duty of States, regardless of their political, economic and cultural systems, to promote and protect all human rights and fundamental freedoms,
Recalling that, as provided by General Comment n. 13 of the United Nations Committee on Economic, Social and Cultural Rights, education is both a human right in itself and an indispensable means of realizing other human rights. As an empowerment right, education is the primary vehicle by which economically and socially marginalized adults and children can lift themselves out of poverty and obtain the means to participate fully in their communities. Education has a vital role in empowering women, safeguarding children from exploitative and hazardous labour and sexual exploitation, promoting human rights and democracy, protecting the environment, and controlling population growth. Increasingly, education is recognized as one of the best financial investments that states can make. The importance of education is not just practical: a well-educated, enlightened and active mind, able to wander freely and widely, is one of the joys and rewards of human existence,
Reaffirming Resolution 8/4 of the Human Rights Council from 18 June 2008 in addition to all earlier council resolutions on the right to education, the most recent of which are Resolution A/HRC/53/L.10 on the right to education was adopted during the 53rd ordinary session of the United Nations Human Rights Council, between 19 June and 14 July 2023; Resolution 47/6 adopted by the Human Rights Council on 12 July 2021, on promotion and protection of all human rights, civil, political, economic, social and cultural rights; and the Resolution 44/3 of 16 July 2020, as well as the resolutions made on the issue by the Commission on Human Rights, 
Reaffirming the World Conference on Human Rights, held in Vienna in 1993, which call on all States and institutions to include human rights, humanitarian law, democracy and rule of law in the curricula of all learning institutions, and its declaration that human rights education should include peace, democracy, development and social justice, in order to achieve common understanding and awareness with a view to strengthening universal commitment to human rights,
Recalling General Assembly resolution 59/113A of 10 December 2004 which proclaimed the World Programme for Human Rights Education as an international effort under the auspices of the United Nations to advance the implementation of human rights education in all sectors, and all previous resolutions of the Human Rights Council on human rights education and training, 
Recalling that the years 1994 to 2004 had been declared by the United Nations as the Decade of Human Rights Education.
Reaffirming the United Nations Declaration on Human Rights Education and Training, adopted by the General Assembly in its resolution 66/137 on 19 December 2011, and that States are duty-bound to ensure that education is aimed at strengthening respect for human rights and fundamental freedoms,
Recalling General Assembly resolution 70/254 of 12 February 2016, noting the Secretary-General’s Plan of Action to Prevent Violent Extremism, which names human rights education and training as a strategy for preventing and combating violent extremism, 
Recalling that the 2030 Agenda for Sustainable Development, which notably includes human rights education under Goal 4’s target 7, presents an opportunity for promoting human rights education,
Considering that education, in all of its forms (informal, non-formal, and formal), is essential to ensuring the human dignity of every person, therefore, all of education’s goals as outlined by international human rights legislation (IHRL) are focused on helping people realise their rights and dignity,
Considering that education also transforms the state and society and is one of the most important ways that states protect economic, social, political, and cultural interests; it is also a major mechanism by which social groups, in particular indigenous peoples and minorities, are maintained from generation to generation, passing on language, culture, identity, values, and customs,
Recognising, nonetheless, the role of education for upholding human rights and international humanitarian law and creating a culture of human rights that leads to a true shift in attitudes and behaviour;
Being aware of the beneficial effects of teaching about human rights and international humanitarian law on the calibre of educational systems, as demonstrated by the evaluation of the sixth aim of the UNESCO Programme on Education for All (EFA).
We request the Member States of the United Nations to
1. Implement the Human Rights Council’s resolutions on the right to education to human rights in order to ensure that everyone has access to it in its entirety;
2. Adopt ad hoc curricula on the education to human rights at all level of education at schools and universities;
3. Implement the Sustainable Development Goals (SDGs) of the 2030 Agenda for Sustainable Development, including SDG 4, in accordance with human rights laws and standards to ensure inclusive and equitable quality education and to support opportunities for lifelong learning for all;
4. Develop States’ legal systems, adopt appropriate policies and programmes, and allot enough funds, either on an individual basis or through international cooperation and support, to ensure that the education to human rights is fully realised;
5. Take all necessary steps to make human rights education a priority in their national budgets by providing adequate budgetary allocations to education and promoting opportunities for lifelong learning for everyone, paying special attention to women and girls, children in the most vulnerable and marginalised situations, older people, people with disabilities, people belonging to national or ethnic, religious, and linguistic minorities, and all;
6. Establish a new Decade dedicated to Education to Human Rights during which States, are called to undertake motivating actions so that human rights and international humanitarian law education activities can be included in formal and informal education; to engage in systematic campaigns for the popularization of human rights and international humanitarian law through television, newspapers and radio;
7. Grant the rights to education to human rights also under war conditions. In this regard, States should adhere and implement the Safe School Declaration;
8. Establish a permanent FORUM on the Right to Education which may see the participation of the stakeholders, NGOs, and Institutions working on the rights to education
9.Establish a UN Database on the implementation of Human Rights Education accessible to all NGOs and Institutions.
Geneva, December 8th, 2023
Palais Des Nations
This pledge was drafted as an initiative of the Associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza which was founded on 10 December 2004, with the aim of spreading the principles of the Universal Declaration of Human Rights in order to make it the cornerstone upon which agreements between nations and the peoples of Earth would be made. It has consultative status with the ECOSOC since 2017. The organization carries out many projects in this field. The project “Youth for Human Rights” has the purpose to make known and teach human rights to the youth of the world, helping them become true supporters and promoters of tolerance and peace. Youth for Human Rights was founded in 2001 on an international scale by Professor Mary Shuttleworth, a school principal and educator with years of experience. Youth for Human Rights produced helpful materials such as booklets, and teachers’ guides about the Universal Declaration of Human Rights to make them easily understood by youth and adults. The organization has used these materials in recent years to spread the Universal Declaration to thousands of schools, and hundreds of thousands of pupils in Italy, Ghana, Togo, Democratic Republic of Congo, Zambia, and India. The UNITED For Africa project was founded with the intention of guaranteeing a future for Africa by providing real help. The project aims at building schools in order to ensure the right to an education, a fundamental and unequivocal right for a better future. Since its launch the organization has visited 16 villages in the Eastern, Central and the Northern Regions bringing scholastic materials to help guarantee the right to education as well as toys to guarantee the right to play. Through the project the organization has built the following 5 schools: Madina, Accra, Oxford International School in the year 2008; Twewaa, Eastern Region in the year 2010; Asukese, Afraim Plains in the year 2013; Kenyankor, Central Region in the year 2017; and Domoki – Brahabekum, Central Region in the year 2021. The initiatives and the events undertaken to date have seen the participation of government representatives, politicians, religious leaders, teachers, students, parents, managers, as well as wonderful artists of all kinds, UNITED, to overcome every racial, religious or ethnic barrier, in a common humanitarian purpose. The project UNITED For Tibetans aims at concretely supporting the Tibetan Cause through efforts to guarantee that the fundamental Rights of the Universal Declaration are made available to Tibetans and fully respected. Through the UNITED For Tibetans Project, our organization has been able to support the exiled Tibetan children’s centre in Dharamsala, India. The TCV (Tibetan Children’s Village) came to life thanks to the extraordinary work and courage of Mrs. Jetsun Pema (sister of His Holiness the Dalai Lama), awarded Hero for Human Rights by the Association.