I volontari dell’Organizzazione per i Diritti Umani e la Tolleranza ets rappresentano l’italia sul palcoscenico mondiale al 17° Summit internazionale sui Diritti Umani di New York City
Eleonora Frigerio dell’Organizzazione per i Diritti Umani e la Tolleranza ETS ha rappresentato l’Italia come Senior Delegate al 17° Summit Internazionale dei Diritti Umani tenutosi presso la sede delle Nazioni Unite a New York. L’organizzazione promuove attivamente la Dichiarazione universale dei diritti umani in Italia e si batte per l’uguaglianza e la pace attraverso il programma educativo di Gioventù per i Diritti Umani Internazionale.
Il tema del Summit di quest’anno, nell’anno in cui ricorre il 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (UDHR), è stato IMMAGINA: UGUAGLIANZA. DIGNITÀ. UNITA’ – I giovani lo rendono una realtà. Il lavoro dei volontari dell’Organizzazione è un esempio vivente del potere dei giovani nel cambiare il mondo in meglio.
Come ha specificato Eleonora Frigerio nel suo discorso agli illustri ospiti del summit di quest’anno, ogni individuo puo’ portare piccoli e grandi cambiamenti nel far conoscere e far rispettare i diritti umani. Sono le singole azioni che portano alle grandi gesta e ai grandi risultati ed è importante unirsi in questo messaggio di pace.
Il Summit è stato ospitato dalla Missione permanente di Timor Est presso le Nazioni Unite e cosponsorizzato dalle Missioni permanenti di Irlanda, Albania e Repubblica Democratica del Congo. Si è tenuto presso la Sala del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, offrendo ai giovani e ai delegati senior di oltre 45 nazioni l’opportunità di incontrare ed essere seguiti da icone internazionali dei diritti umani.
Tra i relatori di spicco del Summit vi erano il Rappresentante permanente di Timor Est presso le Nazioni Unite, l’Ambasciatore Karlito Nunes; il Rappresentante permanente dell’Albania presso le Nazioni Unite, l’Ambasciatore Ferit Hoxha; l’Immediato Past President dell’International Physicians for the Prevention of Nuclear War, il Dr. Ira Helfand, Premio Nobel per la Pace per il 1985 e il 2017; il Co-fondatore e Presidente di Eyes Open International, Harold D’Souza; il Chief Operating Officer Movement Forward, Inc. Jared Feuer; il giudice associato in pensione della Corte d’Appello delle Filippine e presidente della Commissione indipendente contro gli eserciti privati, Monina Arevalo Zenarosa; e il professor Haetham Abdul-Razaq, Ph.D., Northwest Vista College
In una presentazione video registrata per il Summit, il Presidente di Timor Est José Ramos-Horta, Premio Nobel per la Pace 1996, ha dato il benvenuto ai giovani e ai delegati senior: “La speranza rappresentata dalla UDHR non muore mai”, ha detto. Con le vostre azioni di oggi state rendendo il mondo in cui vivrete un posto migliore”. L’UDHR traccia la strada per un mondo migliore. Grazie per continuare a portare la fiaccola e a costruire una strada verso gli ideali che condividiamo”.
Più di 400 funzionari, ambasciatori e rappresentanti delle missioni permanenti dell’ONU, rappresentanti di ONG, educatori, sostenitori dei diritti umani e membri della società civile hanno partecipato alla conferenza di due giorni, mentre gli spettatori hanno seguito la conferenza online in tutto il mondo attraverso il sito web delle Nazioni Unite.
Tra i promotori del Summit figurano il Dipartimento per i Diritti Umani della Chiesa di Scientology Internazionale, Eyes Open International, Aido Network International, African Diaspora Foundation e la Polizia Regionale di York, Canada.
Uno dei temi centrali del Summit è stato l’istruzione e il ruolo delle università e dei governi nel garantire che la Dichiarazione universale dei diritti umani sia insegnata ai popoli di tutte le età. I relatori hanno discusso dell’importanza delle istituzioni educative nel promuovere l’educazione ai diritti umani.
Le università hanno dimostrato il loro sostegno diventando Istituti di formazione associati al Summit. Tra questi, lo Human Rights Consortium School of Advanced Study dell’Università di Londra; la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Khon Kaen in Tailandia; la Leuphana University di Luneburg in Germania; il Centro per l’Educazione ai Diritti Umani dell’Università Curtin in Australia; la Facoltà di Giurisprudenza e Criminologia della Vrije Universiteit di Bruxelles; la Humboldt International University in Florida. Hanno incoraggiato le università e le istituzioni educative di tutto il mondo a portare avanti gli obiettivi della Convenzione per i diritti umani nell’anno del suo 75° anniversario, facendo in modo che i giovani vengano educati ai diritti umani a tutti i livelli.
L’ultimo giorno, sabato 8 luglio, è stata una celebrazione multiculturale, ospitata dalla Chiesa di Scientology di Harlem Community Center. La giornata è iniziata con un workshop per i delegati sull’educazione ai diritti umani, in cui ognuno ha creato un piano d’azione per applicare quanto appreso al Summit e accelerare il cambiamento positivo nelle loro comunità.
La Chiesa ha poi ospitato spettacoli e relatori provenienti da diverse nazioni e contesti. Il cantautore Jose Plaza ha aperto il programma, seguito da una performance del padre, l’artista multi-platino Alberto Plaza. I delegati dei giovani hanno parlato del loro lavoro e dell’impatto che questo Summit ha avuto sulle loro vite.
In chiusura di questa tre giorni, la dott.ssa Mary Shuttleworth, presidente di Youth for Human Rights International (YHRI), ha espresso il suo più profondo rispetto per i giovani uomini e donne che hanno rappresentato i loro Paesi al Summit: “Il vostro duro lavoro sta facendo diventare realtà tutti i nostri sogni”.
Poi, i delegati dei giovani e i delegati senior sono scesi in strada a New York, distribuendo copie degli opuscoli di Gioventù per i Diritti Umani e leggendo alle persone i loro 30 diritti. Si sono poi riuniti a Times Square, dove hanno raccolto firme su una petizione gigante di 12 piedi per imporre l’educazione ai diritti umani nelle scuole.